
Il 2025 si preannuncia un anno cruciale per la digital health. Le tecnologie avanzate e le politiche di digitalizzazione in atto sono destinate ad accelerare la trasformazione del sistema sanitario, rendendolo sempre più innovativo e interconnesso.
Grazie all’uso combinato di AI, telemedicina, dispositivi indossabili e gestione avanzata dei dati, la sanità digitale offre la prospettiva di cure più efficienti, accessibili, personalizzate e tempestive, con un impatto positivo in termini di sostenibilità sociale, economica e ambientale.
Salute connessa e nuovi modelli organizzativi
La digitalizzazione sta gradualmente riscrivendo i modelli organizzativi della sanità, non solo con l’adozione di strumenti tecnologici, ma anche con un focus sull’adeguamento normativo e sulla formazione del personale sanitario. Una delle principali sfide è garantire che la digital health sia integrata e operativa in tutti i livelli del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), per creare un ecosistemache permetta la comunicazione e la condivisione di informazioni tra strutture sanitarie, professionisti della salute e pazienti.
L’obiettivo della cosiddetta “salute connessa” (connected health) è quello di migliorare la qualità dell’assistenza, aumentare l’efficienza dei processi sanitari e facilitare l’accesso ai servizi. Questo approccio integra strumenti che rendono possibile la prevenzione, la diagnosi, la cura e il monitoraggio a distanza:
- telemedicina (visite, consulti, consulenza e assistenza tramite videochiamate o altre tecnologie di comunicazione);
- telemonitoraggio (utilizzo di dispositivi indossabili o sensori, per valutare in tempo reale i parametri vitali e lo stato di salute del paziente);
- applicazioni mobili (strumenti progettati per supportare la gestione della salute e il benessere dei pazienti, attraverso smartphone, tablet e altri dispositivi mobili);
- piattaforme digitali (sistemi informatici che consentono la condivisione di dati tra pazienti, medici, ospedali e altri attori del sistema sanitario);
- Intelligenza Artificiale e Big Data (analisi avanzate dei dati sanitari raccolti, per migliorare diagnosi, piani terapeutici e prevenzione delle malattie);
- gestione centralizzata dei dati sanitari (creazione e aggiornamento di database centrali, come il Fascicolo Sanitario Elettronico, per raccogliere e analizzare informazioni sanitarie, rendendole accessibili a professionisti sanitari e pazienti).
Digital health e telemedicina
Nel 2024, il settore ha fatto significativi passi avanti, in particolare con l’espansione delle prestazioni sanitarie a distanza. La telemedicina e il telemonitoraggio sono diventati strumenti fondamentali nella gestione delle patologie croniche, che richiedono un’assistenza continua. Grazie alla crescente diffusione dei dispositivi indossabili e dei sensori biosanitari, è ora possibile monitorare costantemente parametri vitali come la pressione sanguigna e la glicemia, consentendo valutazioni in tempo reale e riducendo il rischio di complicanze. Oltre ad alleviare il carico sui presidi ospedalieri, tali innovazioni consentono di abbattere le barriere fisiche e geografiche, garantendo l’accessibilità ai servizi socio-sanitarianche nei territori remoti e migliorando la qualità della vita dei pazienti.
La Cartella Clinica Elettronica e il Fascicolo Sanitario Elettronico
Un ulteriore passo verso una sanità digitale sempre più personalizzata è rappresentato dall’evoluzione della Cartella Clinica Elettronica (CCE), che raccoglie dati specifici su diagnosi, trattamenti, esami, prescrizioni e interventi all’interno di una specifica struttura o di un singolo ciclo di cura. La condivisione delle informazioni tra i diversi attori del sistema sanitario (ospedali, medici di base, assistenza territoriale) punta a rendere possibili interventi più mirati e tempestivi, migliorando la qualità complessiva dei servizi.
Il cuore di questo processo di integrazione, nel 2025, sarà il Fascicolo Sanitario Elettronico. L’FSE non è un semplice archivio di documenti, ma un sistema basato su informazioni strutturate, che raccoglie dati provenienti da diversi contesti sanitari e fornisce un quadro completo del paziente. L’assimilazione di questo strumento, nelle pratiche cliniche quotidiane, permetterà di ottenere una visione completa della salute del paziente, supportando la cura, la prevenzione e la ricerca.
Digital health e Intelligenza Artificiale
L’Intelligenza Artificiale è una tecnologia con il potenziale di trasformare radicalmente le cure, migliorando la diagnosi, la prevenzione e il monitoraggio dei pazienti. Le applicazioni dell’IA spaziano dall’interazione diretta con i pazienti (tramite chatbot e intelligenza generativa) alla diagnosi automatica, attraverso l’analisi di dati clinici e immagini mediche.
Nel 2025, l’Intelligenza Artificiale sarà alla base di un supporto decisionale avanzato, con algoritmi capaci di analizzare enormi quantità di dati, per identificare i fattori di rischio e suggerire piani di prevenzione su misura. Secondo gli esperti, l’IA contribuirà a una medicina più proattiva e preventiva, migliorando la gestione delle malattie croniche e la cura dei pazienti. Inoltre, grazie alla prevenzione e alla diagnosi precoce, si ridurranno le complicazioni e i trattamenti costosi, contribuendo a una gestione più sostenibile del sistema sanitario. L’automazione dei processi clinici ed amministrativi tramite IA, infine, contribuirà a ridurre i costi operativi in sanità, migliorando al contempo l’efficienza.